L'allattamento materno non è una passeggiata





Quando una mamma è in dolce attesa si chiede se allatterà il suo bambino al seno o in modo artificiale. Si chiede come potrà essere per lei l'allattamento, se sarà faticoso, se il bambino si attaccherà, se avrà latte abbastanza...


Io ho sempre saputo che avrei allattato i miei bambini al seno.
Lo volevo fortemente ed ho lottato per poterlo fare soprattutto con Polpetta, dato che inizialmente ho avuto alcune difficoltà, un po' dovute al fatto che lui era nato un pochino prima e faticava ad attaccarsi ed a succhiare in modo efficace, un po' perché il fatto di aver avuto un pochino di ittero l'ha reso più debole e, non stimolando adeguatamente, la montata lattea faticava ad arrivare.

Nonostante tutto, però, sono riuscita nel mio intento ed ho archiviato latte artificiale e biberon, per passare all'allattamento esclusivo a richiesta.

Ma come fare per favorire un buon allattamento esclusivo a richiesta?

La cosa migliore sarebbe quella di attaccare il neonato in sala parto, appena nato. Prima si attacca il bambino, prima si stimolerà la produzione del latte.
In secondo luogo bisogna essere fortemente motivate.

L'allattamento esclusivo a richiesta non è una passeggiata. 
Può capitare che il bambino richieda di essere allattato anche ogni ora, giorno e notte e che la mamma sia, giustamente, stanca e spossata.
Pulcino, bambino ad alto contatto, nei primi mesi ha sempre richiesto di essere allattato molto spesso, anche una volta ogni ora. Ci sono state notti in cui avevo tanto sonno e mi veniva da piangere, ma sapevo che il mio bambino aveva bisogno del mio latte per crescere e mi sono fatta forza, andando avanti per la strada che avevo scelto per noi.

Premesso che una madre voglia davvero allattare esclusivamente al seno, come fare perché l'allattamento abbia successo?

Innanzitutto la mamma si deve mettere nell'ordine delle idee che, soprattutto all'inizio, le sue giornate e le sue notti saranno scandite dai ritmi del bambino, per cui dovrà imparare a riposare quando dorme il bimbo.
Nei primi due/tre mesi, quando il bimbo deve essere allattato più spesso, la mamma non avrà molto tempo a disposizione, per cui è meglio se si organizza in modo da poter avere almeno una persona che la possa aiutare nelle faccende domestiche o nella gestione di un fratello maggiore.
Non sempre i nonni sono a disposizione, e non sempre ci si può permettere di affidarsi ad una donna ad ore, ma credo che una soluzione si possa sempre trovare. 

I primi mesi di vita di Pulcino non sono stati certo una passeggiata. Lui era piccolo ed aveva bisogno di me molto spesso, Polpetta aveva bisogno di attenzioni e Marito ed io potevamo contare solo su noi stessi, ma ci siamo rimboccati le maniche ci siamo organizzati collaborando insieme nella gestione dei bambini e della casa, in modo che l'allattamento di Pulcino avesse potesse essere effettuato ogni volta che il piccolo ne avesse bisogno.

Una madre che allatta a richiesta, poi, deve essere sicura della sua scelta.
La gente è sempre pronta a giudicare una mamma che allatta.
Se tante parole si spendono per criticare una madre che passa al latte artificiale, ancora di più se ne spendono per criticare le madri che allatta o a richiesta.

"Lo vizi, lo allatti troppo spesso, ormai è grande per essere allattato, il tuo latte orami non è più nutriente..." Questi sono solo alcuni dei luoghi comuni con cui una madre che allatta al seno viene attaccata.

Una madre che allatta al seno e a richiesta deve essere davvero molto motivata per non farsi condizionare dalle critiche della gente.

L' OMS dice che l'allattamento materno dovrebbe continuare fino almeno al sesto mese di vita del bambino e proseguire fino a quando madre e figlio hanno piacere.

Pulcino ha 14 mesi. Lo allatto ancora.
Non è un vizio. È un momento speciale per me e lui, la sera, prima delle sue nanne. È il momento in cui ci ritroviamo dopo aver trascorso una giornata separati. Lui ambisce a questo momento, facendomelo capire in vari modi tutti suoi. Per me è un piacere. È il modo per coccolarmi il mio piccolino, un modo speciale, solo nostro.

Lo allatto ancora nel cuore della notte. Lui si sveglia, infastidito perché stanno spuntando i dentini. La poppata ha su di lui un effetto analgesico. Succhia e si rilassa e si riaddormenta. Negli ultimi quattro giorni sono spuntati due canini ed un premolare e le poppate notturne hanno calmato il dolore delle eruzioni.

Quanto andremo avanti?
Non lo so. Polpetta mi ha fatto capire quando è stata ora di smettere. È stato un passaggio indolore, eravamo pronti entrambi. Lui aveva venti mesi ed ormai la poppata serale era diventata solo una coccola, facilmente sostituita dalle coccole ed un abbraccio mentre gli raccontavo le favole.

Con Pulcino sarà lo stesso. Quando sarà pronto lo asseconderò.
Ora, però, mi godo questi momenti di intimità, momenti unici che so che non torneranno più.

Commenti

  1. la bellezza di essere Mamma...non servono libri...basta guardare negli occhi, una manina che ti stringe e tu capisci tutto, in un nano-secondo, in silenzio.Bellissimo!
    mia figlia mi diceva (e dice tutt'ora agli amici) "non so come fa...vede attraverso i muri...sa tutto..." e io rispondo:"Eh!Ho i super poteri di MAMMA!" (rido) bacini ai tuoi tesori

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