I diritti naturali dei bambini: il diritto ad usare le mani




Le mani sono il primo gioco dei bambini. 
Il feto, nella pancia della mamma, gioca con le mani, succhiando il pollice, toccando le pareti uterine, afferrando il cordone ombelicale.

Appena nato il bambino afferra le dita della mamma con un riflesso innato, che con il passare del tempo scompare per lasciar spazio ad un'azione volontaria.
Ad un certo punto, infatti, la mano appare nel campo visivo del bambino, il quale inizia ad interessarsi a questa cosa che gli appare avanti (non ha ancora capito che la mano è sua) e verso i tre mesi la mano diventa il suo gioco preferito: la muove, la succhia, la esplora, ne scopre le dita e la possibilità di creare un pugno.

Tra i tre ed i sei mesi il bambino affina la capacità di prendere in mano le cose, per cui la prensione diviene sempre più precisa grazie alla presa a granchio prima ed alla presa a pinza poi. Afferra gli oggetti, li muove davanti al suo volto, quindi li esplora con la bocca.

Con il passare del tempo impara a passare un gioco da una mano all'altra  e tra i nove ed i dodici mesi diviene in grado di tenere in mano un cucchiaio e di portarsi il bicchiere alla bocca. I movimenti delle mani diventano quindi sempre più precisi. Impara ad usare il dito indice per esplorare, indicare, toccare.

La manipolazione, quindi diventa progressivamente sempre più raffinata e col tempo riesce ad esempio a tenere in mano un pastello, a giocare con ciò che gli viene proposto, lo sviluppo della manipolazione è un processo lento ma entusiasmante, frutto di piccole conquiste quotidiane.

Le mani dei bambini, quindi, permettono loro di esplorare il mondo.
Toccano, tirano, strappano, percepiscono ciò che li circonda tramite il tatto.
Perfino lo svezzamento passa attraverso la manipolazione del cibo.
Si dice infatti che la mano sia come un'appendice della bocca.
Il bambino prima prende confidenza con il cibo tramite la mano, poi afferratolo, lo porta alla bocca e lo assaggia.

Usare le mani è un diritto naturale del bambini.
Le mani permettono di giocare, di fare esperienze. Di conoscere il mondo tramite consistenze differenti. Di percepire il morbido, il ruvido, il duro, il liscio...

Avete mai provato a toccare le cose ad occhi chiusi?
Una volta in un laboratorio di manipolazione, durante un corso di aggiornamento, ho toccato una cosa strana, fredda, un po' vellutata ma che mi faceva un po' di ribrezzo. Quando ho scoperto che si trattava di una foglia di lattuga ho capito quanto sia importante per i bambini l'uso delle mani per conoscere il mondo.

Noi, che siamo assuefatti al tatto, diamo per scontate le sensazioni prodotte da ciò che tocchiamo, per cui spesso siamo infastiditi dalla morbosa necessità dei bambini di toccare tutto.
Per loro, però, toccare, usare le mani, è fondamentale.

Così ci sono bambini che adorano sperimentare ciò che li circonda, sporcarsi le mani, immergerle in ciò che incontrano, come ci sono bambini che sono più inibiti, fanno fatica ad accettare di sporcarsi, di esplorare, di sentire consistenze nuove e talvolta strane. 

Io credo che i bambini vadano lasciati liberi di toccare ed usare le mani.
Ovvio che non si permetterà loro di toccare qualsiasi cosa, è giusto dare dei limiti ed evitare che si mettano in situazioni di pericolo, ma ci sono parecchie attività che proporre ai nostri bambini.

Possiamo giocare con loro facendo toccare la farina mentre cuciniamo la torta, o dare loro un po' di polenta e lasciargliela usare mentre prepariamo la cena. Possiamo permettere loro di toccare il riso, la pastina, di giocare per un po' a travasarle. Possiamo cucinare con loro un minestrone e far loro sentire le diverse consistenze delle verdure e dei legumi.

Possiamo preparare vari giochi montessoriani, dove utilizzando materiali diversi si creano giochi tattili. Possiamo far si che i nostri bambini giochino con oggetti di uso comune come mestoli di legno, pentole, ciotole, anelli delle tende, vecchie chiavi, gomitoli di lana... (Ovviamente sotto la nostra supervisione)

Se ci lasciamo alle spalle la preoccupazione che si sporchino e permettiamo loro di giocare con sassolini, legnetti, terra, foglie, i bambini impareranno ad amare il mondo che li circonda. 

Mano a mano che crescono i bambini hanno il diritto di sperimentare con le loro mani attività che non siano giochi preconfezionati, ma attività che seppur da adulti, possono essere alla loro portata: usare un cacciavite assieme al papà, usare la carta vetrata, usare un martello. Sono tutte attività che fatte insieme ad un adulto fanno sentire i bambini grandi, appagati, considerati. Permettono loro di affinare le loro competenze manuali.

Usare le mani, per un bambino, è un diritto.
Il diritto di carezzare il volto di una persona cara, di carezzare un animale, di coccolare.
Il diritto di sentirsi sicuro perché si conosce ciò che si ha davanti.
Il diritto di soddisfare la propria curiosità.

Mani che prendono, afferrano, sfiorano, stropicciano, strappano, carezzano.
Mani che piano piano aiutano la crescita globale dei nostri bimbi.
Un bambino che ha pasticciato da piccolo, diventerà un adulto appagato, che non avrà paura di sporcarsi, nè paura di ciò che è nuovo.

Un bambino che può usare le sue mani è un bambino felice.

Commenti

  1. L'importanza del tatto e della motricità fine! Direi che hai toccato uno degli argomenti ( molteplici) relativi alle prime fasi dell età evolutiva del bambino. Buona giornata Silvia!

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