Soluzioni ecologiche per crescere i nostri bambini



Non sono una mamma al 100% green, di quelle che sono votate alla cura dell'ambiente e fanno ogni scelta cercando di tutelare il più possibile il nostro pianeta. Nel mio piccolo ci provo, ma non sono abbastanza costante.
Quando è nato Polpetta, ad esempio, mi sono fatta regalare un pannolino lavabile per provarlo, perché accarezzavo l'idea di evitare i pannolini usa e getta, altamente inquinanti, a favore dei lavabili. Poi, però, per una serie di motivi, un po' per pigrizia e un po' e perché erano più pratici, ho scelto di continuare con gli usa e getta. 
Nonostante tutto, però, cerco nel mio piccolo di incidere il meno possibile sull'impatto ambientale, cercando di fare altre scelte che siano utili al nostro pianeta.

Quando è nato Polpetta ho fortemente voluto allattarlo al seno. Questo non perché io sia una di quelle mamme denominate "talebane della tetta", che giudicano le scelte di allattamento delle altre madri, e che considerano l'allattamento al seno l'unica via, ma perché credo fermamente che l'allattamento materno abbia un sacco di benefici sia per il bambino che per la madre. Inoltre è una soluzione green, ad impatto zero. Niente confezioni, nessun costo di produzione o trasporto, nessuna necessità di accessori costosi ed inquinanti.

L'inizio dello svezzamento è coinciso per me con la scelta di evitare l'acquisto di omogeneizzati. Ho sempre preparato le pappe personalmente, utilizzando il mio adorato cuocipappa, oggetto che uso tutt'ora per cuocere a vapore verdure e vellutate.
Invece di merende già pronte, preparavo a Polpetta lo Yogurt con frutta omogeneizzata, che adorava, e se posso, anche ora, cerco di evitare il più possibile cibi preconfezionati.
Anziché succhi di frutta industriali, Polpetta beve un sacco di spremute, spesso cuciniamo torte per una merenda sana, cerco di fare la spesa in modo consapevole.
Svezzare il mio bambino ha anche modificato le abitudini alimentari mie e di Marito.
Basandomi su ciò che consiglia la dieta mediterranea, non consumiamo tanta carne, che produce molto inquinamento, ma abbiamo introdotto nella nostra dieta legumi, cereali, formaggi, verdure e frutta di stagione, cercando di mangiare in modo vario, sano ed equilibrato.
Se possibile acquisto frutta e verdura a km zero, di stagione, e abbiamo creato un piccolo orticello sul nostro poggiolo dove coltiviamo insalata, pomodorini e fragole.
Un altro modo per nutrirsi senza incidere sull'impatto ambientale, a parer mio, consta anche nell'insegnare ai nostri bambini a mangiare ciò che c'è nel piatto, senza preparare loro più pietanze e concedendo loro il diritto di scelta. È giusto che in famiglia si mangi insieme e che ciò che viene preparato non sia sprecato per un capriccio.

Un altro modo per salvaguardare l'ambiente è quello di riflettere sulla spesa alimentare ed evitare di accumulare scorte di cibo che rischia di rimanere inutilizzato e di avariarsi, ma acquistare l'essenziale, in modo da evitare sprechi.

A me e Marito piace molto l'acqua gasata, per cui l'acquisto di un gasatore è stata l'occasione per produrre meno plastica e coniugare la nostra passione per le bollicine con la possibilità di aiutare l'ambiente.

Ho imparato a prendermi cura della casa utilizzando rimedi green per la pulizia, come ad esempio il bicarbonato e l'aceto, che assolvono le stesse funzioni di molti detersivi inquinanti.

Quando nasce un bambino, ovviamente, lo dobbiamo vestire, ma, soprattutto quando è molto piccolo, indossa gli abiti per uno o due mesi, poi diventano piccoli. Con le mie amiche ci passiamo i vestitini dei nostri figli. Questo è un modo non solo per risparmiare, ma anche per sprecare meno materie prime per la creazione di tessuti.

Crescere i nostri figli nel rispetto dell'ambiente consta anche nell'insegnare loro come prendersi cura della natura, rispettando piante, animali, non sprecando le riserve idriche.
Inoltre imparare ad essere essenziali ci insegna il valore delle piccole cose, ci allontana dall'eccessivo consumismo che ci vorrebbe imporre una cultura dello spreco.

Non compriamo tanti giochi a Polpetta. Lui adora giocare all'aria con terra, sassi, foglioline.
Stare a contatto con la natura, osservarne i mutamenti, meravigliarsi di fronte alla bellezza del Creato sono occasioni di crescita che nessun gioco preconfezionato potrà donare ai nostri bambini. Credo che una giornata al lago a giocare con i sassi, osservare i gamberetti di lago ed ammirare le anatre che sguazzano nell'acqua arricchisca i nostri bambini di esperienze di vita preziose, che una giornata sui gonfiabili, seppur divertente, non potrà mai sostituire.


Questo post partecipa ad un'iniziativa del sito Mamme al naturale

Commenti

  1. Anche noi abbiamo adottato molte delle soluzioni che hai indicato tu. E hai ragione, il rispetto per l'ambiente si insegna anche dando l'esempio in tanti piccoli gesti quotidiani.
    Quello dei giochi e' un tasto dolente.
    noi ne compriamo giusto a Natale ed al compleanno ma nonni, amici, zii e altri bimbi hanno riempito la nostra casa, Soprattutto, ahimè, con oggetti plasticosi che si rompono anche in fretta!

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  2. Mi piace molto questo post!
    anche io la penso come te. Sono anche io una mamma green o almeno faccio quello che posso, ci metto tutto il mio impegno. Ognuna di noi è diversa, l'importante è fare qualcosa, provare. Tante piccole gocce formano un mare...

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  3. Mi ritrovo molto nel tuo percorso che assomiglia per molti versi al mio, a parte i lavabili che io invece ho trovato e trovo molto comodi. E' bellissimo questo percorso di cambiamento che i nostri cuccioli innescano!

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  4. Ho avuto un percorso molto simile al tuo, pur non essendo "estrema" ci tengo a pesare il meno possibile sul pianeta.

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  5. Post super interessantissimo!!! :D Io cerco nel mio piccolo di essere una mamma green :D

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