Febbre e colori




Oggi Polpetta si è svegliato con due bellissime guancette rosse. Rosse come quelle di Heidi.
Mi guardava nel suo lettino, con gli occhietti luccicanti e un bel sorriso. Ho pensato: "ecco, ci siamo, si è ammalato..."
Siamo stati fortunati quest'anno, perché in fondo è la prima volta che si ammala. Rispetto allo scorso anno, quando ha iniziato il nido e si è ammalato spesso, un lusso sfrenato!

Alla domanda: "come stai Tesoro?" la risposta è stata un'incoraggiante:"molto bene, mamma!"
Sulle prime ho pensato che in effetti, forse, era solo un po' accaldato. In fondo nel cuccio caldo sotto le coperte si crea un microclima favorevole dal quale, nelle fredde mattine invernali, ė difficile emergere.
In realtà, poi, i miei sospetti sono diventati sempre più delle certezze, perciò ho dovuto convincere Polpetta che era proprio meglio se provava la febbre. La scena è stata abbastanza comica: giravamo intorno al tavolo, lui con il suo pupazzo a forma di rana in mano, io col termometro. Io che dicevo "dai che ci proviamo la febbre!", lui che affermava convinto "sto bene mamma!!".
Ovviamente il responso del termometro ha confermato i miei sospetti: 38.

Quando ha la febbre Polpetta diventa particolarmente coccolone e accondiscendente e ciò, devo dire, gioca a mio favore, perché la gestione della creatura è più semplice.

Il momento più bello della giornata è stato questo pomeriggio, quando, in un folgorante momento di illuminazione, mi è sovvenuto che in casa, in un remoto angolino nascosto, riposavano degli acquerelli, dimenticati da anni.
Da bambina adoravo la magia dell'acquerello, che bagnato con un pennello dava vita a disegni dai colori vivaci. Ho passato ore e ore a colorare.
Credo che questa passione sia ereditaria, in quanto Polpetta ė stato entusiasta di questa mia idea.
Come un piccolo artista sceglieva il colore con perizia e tracciava piccoli percorsi cromatici sul foglio, meravigliandosi del colore e raccontandomi storie fantastiche che vivevano nel suo disegno.
"Ecco mamma, il sole va a fare le nanne (un bel tratto circolare rosso), ma prima mangia le pappe. Poi vengono le nulele beldi (nuvole verdi) e il sole è andato a casa sua con la sua mamma..."

Adoro ascoltare ciò che crea la fervida immaginazione dei bambini!
In fondo, cose che per noi non hanno senso apparente, come dei tratti cromatici casuali tracciati su un foglio, sono in realtà uno scrigno che si apre su un mondo nascosto, prezioso.
Basta solo tornare un po' bambini anche noi e chiedere ai nostri piccoli di prenderci per mano ed accompagnarci nel loro mondo segreto per scoprire con stupore meraviglie che nemmeno immaginavamo!

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